Crisi Di Un Bambino Autistico: Come Gestire le Emergenze
Introduzione:
Le crisi di autismo sono eventi comuni, ma possono essere difficili da gestire, sia per il bambino che per chi gli sta intorno. Ma con la giusta preparazione, è possibile gestire queste situazioni in modo efficace e sicuro.
In questo articolo, ti fornirò alcuni consigli pratici per aiutare i bambini con autismo a gestire le crisi in modo sicuro e efficace.
Prima di tutto, è importante capire che i bambini autistici possono percepire gli stimoli in modo diverso dagli altri. Serve quindi accompagnare il bambino nell’acquisire consapevolezza e incrementare la sua capacità di autonomia.
Sulla base della conoscenza del livello di sviluppo relazionale ed emotivo del bambino, si deve rispettare il suo stile di pensiero e il modo peculiare in cui percepisce alcuni stimoli e vive l’aspetto sensoriale.
Per alcuni, anche piccoli cambiamenti possono essere fonte di grande stress fino addirittura a spezzare la tendenza a aderire rigidamente a routine o a comportamenti ritualizzati. Questo perché la routine offre un senso di sicurezza e di stabilità che, una volta spezzato, può generare ansia e incertezza.
Tuttavia, è importante ricordare che la vita è piena di cambiamenti e che, spesso, questi possono portare a nuove opportunità e a esperienze positive.
Per affrontare al meglio i cambiamenti, può essere utile riconoscere e accettare le emozioni che ne derivano, cercare il supporto di amici e familiari e concentrarsi sulle opportunità che possono presentarsi invece che sui rischi e sulle difficoltà.
In questo modo, anche i cambiamenti più piccoli dopo un momento di crisi, per un bambino autistico, possono diventare un’occasione per crescere e per migliorarsi.
Quale è la fonte della crisi?
Se il problema parte dai deficit sensoriali, è importante che si possa ristabilire una condizione di sicurezza, creando un ambiente il più possibile tranquillo e privo di stimoli che possano generare stress o sovraccarico sensoriale.
Se invece la crisi è dovuta a un’emozione negativa, è importante aiutare il bambino a calmarsi, a conoscere e a gestire le proprie emozioni.
Se invece nasce dalla paura del cambiamento, può essere correlata all’ansia per un mondo imprevedibile. È importante aiutare il bambino a renderla più prevedibile e comprensibile, in modo da interiorizzare nel tempo un modo più funzionale di leggere ciò che gli succede a livello emotivo, interpretare ciò che accade attorno a sé e avere strategie migliori di fronteggiamento.
Come gestire le crisi di bambini autistici
In generale, è importante rispettare i bisogni e le esigenze dei bambini, cercando di comprendere e rispettare il loro punto di vista. Questo è un percorso che va fatto insieme, cercando di trarre sempre esperienza e beneficio una volta superata la fase di emergenza da crisi.
Ecco allora alcuni consigli specifici per gestire le crisi di bambini autistici:
- Se possibile, allontana il bambino da fonti di rumore o di stimoli visivi;
- Se il bambino è in grado di comunicare, chiedigli cosa lo ha turbato;
- Se il bambino non è in grado di comunicare, cerca di capire se è in uno stato di sovraccarico sensoriale o se è dovuto a un’emozione negativa;
- Se il bambino è in sovraccarico sensoriale, aiutalo a calmarsi con un massaggio, una pressione profonda o con un oggetto che gli dà conforto;
- Se il bambino è in uno stato di emozione negativa, aiutalo a calmarsi con la respirazione profonda, la distrazione o con strategie di autoregolazione che ha imparato;
Anche se un’aumentata percezione sensoriale di solito è presente maggiormente nell’età infantile e si riduce con l’adolescenza, difficoltà nel gestire le proprie esperienze sensoriali possono essere presenti anche in età adulta;
E’ comunque fondamentale aiutare a riconoscerle e a dargli un nome per comprendere quali ambienti o circostanze possono risultare attivanti o troppo stimolanti;
La gestione della rabbia
Quando si presentano crisi di rabbia o aggressività è importante comprendere se si tratta di una richiesta di attenzione o di un sovraccarico emotivo, cognitivo e sensoriale.
Nel primo caso può essere utile ignorare il comportamento problematico e rinforzare comportamenti adattivi alternativi. Nel secondo è necessario contenere e mettere in sicurezza il soggetto che lo sta vivendo e ricostruire le cause ambientali o interne che hanno generato tale condizione. Quindi dare un nome e un senso all’esperienza dolorosa, imparando così a tutelarsi.
Iper-focalizzazione e adattamento al contesto
Per quanto riguarda gli interessi talvolta ristretti e verso i quali tendono a iper-focalizzarsi, è necessario sapere che spesso costituiscono un’esperienza piacevole e una risorsa utile per motivarsi nel lavoro. Non è consigliato quindi cercare di eliminarli o scoraggiarli, ma sviluppare la loro funzionalità, rendendoli comunque più flessibili.
È importante lavorare sulle capacità di adattamento al contesto e sulla capacità di auto-regolazione, competenze che possono essere incrementate dall’infanzia all’età adulta.
Inoltre, laddove possibile ed il livello di sviluppo lo permette, è utile intervenire sulle condizioni che potrebbero mantenere l’isolamento sociale o il senso di alienazione e rifiuto, soprattutto per evitare peggioramenti in età adulta.
Spesso le persone autistiche possono chiudersi o avere crolli e crisi di nervi se si arrabbiano o vengono infastidite. In questi casi, è importante saper intervenire per calmarle.
Se la persona riesce a comunicare, chiedile che cosa l’ha turbata e se ha visto una pubblicità in televisione o è stata infastidita da un rumore forte, allontanala e portala in un posto tranquillo.
Un grave sovraccarico sensoriale in un bambino autistico, che comunica normalmente, può portare alla perdita improvvisa della capacità di parlare. Il fenomeno è dovuto a un eccesso di stimoli e si attenua man mano che il soggetto si tranquillizza.
Se non riesce a parlare, fai domande a cui può rispondere solo con un sì o un no, oppure usando il pollice in su o in giù.
Crisi da stimoli sensoriali: cosa fare?
Il più delle volte le persone autistiche hanno problemi con gli stimoli sensoriali. Evita di toccarli e spegni le eventuali fonti di rumore come il televisore, perché loro sentono, avvertono e vedono tutto in maniera più intensa degli altri. È come se ogni cosa avesse un volume più alto.
Ecco cosa ti suggerisco di fare in situazioni critiche di emergenza:
Fai un massaggio
Molti soggetti autistici si sentono meglio quando vengono massaggiati. Quindi, invitalo a mettersi in una posizione comoda e fai un massaggio delicato alle tempie, alle spalle, dietro la schiena o ai piedi. Fai movimenti dolci, rilassanti e precisi.
Non impedire di auto-stimolarsi
L’auto-stimolazione consiste in una serie di movimenti ripetitivi che permettono alle persone autistiche di calmarsi. Ad esempio, potrebbero agitare le mani, picchiettare con le dita e dondolarsi. L’auto-stimolazione può aiutare a prevenire o ridurre i sintomi dei crolli nervosi e altri disagi. Se, nonostante questo, il bambino si fa male (ad esempio, si colpisce con un oggetto o sbatte la testa contro il muro), non esitare a fermarlo. La distrazione è preferibile al controllo, perché è meno probabile che si faccia del male.
Cerca di applicare una leggera pressione sul corpo
Se è seduto, mettiti in piedi dietro di lui e incrocia le braccia sul suo petto. Avvicina lateralmente la testa, portando la guancia sul suo capo. Premi leggermente, chiedendole se preferisce una pressione più forte. Questo gesto si chiama pressione profonda e dovrebbe aiutarlo a rilassarsi e sentirsi meglio.
Libera il campo!
Se si picchia o si dimena, sposta tutti gli oggetti con cui potrebbe farsi del male. Proteggi la sua testa portandola in grembo o mettendo un cuscino sotto.
Stabilisci un contatto
Se non ha problemi a farsi toccare, sorreggilo, massaggia le spalle e mostra il tuo affetto. In questo modo, potrebbe calmarsi. Se ti dice che non desidera essere toccato, non farne una questione personale. Vuol dire che in quel momento non è in grado di gestire il contatto fisico.
Togli i vestiti scomodi (se o appena è d’accordo)
Capita che alcune persone autistiche si innervosiscano più facilmente, preferendo che qualcuno le tocchi e le spogli. La sciarpa, il maglione, i bottoni e i lacci possono peggiorare il loro disagio. Chiedi prima il permesso, in quanto i movimenti per togliere i vestiti potrebbero aumentare il sovraccarico sensoriale.
Accompagnalo in un luogo tranquillo
Se non è possibile, incoraggia le altre persone presenti nella stanza ad andarsene. Spiega che i rumori e i movimenti improvvisi mettono in difficoltà la persona autistica e che più tardi sarà felice di stare con loro.
Conclusioni:
In generale, è importante rispettare i bisogni e le esigenze delle persone autistiche, creando un ambiente il più possibile tranquillo e privo di stimoli che possano generare stress o sovraccarico sensoriale.
Inoltre, è fondamentale imparare a gestire le situazioni di emergenza in modo corretto e adeguato, senza imporre la propria volontà ma cercando di comprendere e rispettare la persona in questione.
Infine, è importante lavorare sulla consapevolezza delle proprie difficoltà e delle proprie risorse, sviluppando le capacità di adattamento al contesto e le strategie di auto-regolazione.
È importante anche tenere presente che ogni bambino ha un proprio ritmo di apprendimento e di adattamento. Alcuni potrebbero richiedere più tempo per assimilare nuovi concetti o per acquisire nuove abilità, mentre altri potrebbero imparare più rapidamente.
Inoltre, è essenziale essere sensibili alle esigenze individuali di ciascun bambino e rispettare il loro processo di crescita.
Per questo motivo, i genitori, gli insegnanti e gli operatori del settore dell’infanzia dovrebbero essere in grado di adattare le loro attività e le loro strategie educative per fornire un ambiente di apprendimento sicuro e stimolante.
Ciò implica la creazione di spazi di gioco e di apprendimento che siano adatti alle esigenze dei bambini e che favoriscano lo sviluppo delle loro abilità sociali, cognitive e motorie.
In sintesi, rispettare le specifiche esigenze dei bambini in base al loro livello di sviluppo relazionale ed emotivo è fondamentale per garantire un ambiente di apprendimento positivo e per favorire il loro sviluppo armonioso.
Con un supporto adeguato e un ambiente favorevole, le persone autistiche compresi i bambini, possono vivere una vita appagante e soddisfacente, esprimendo al meglio le proprie potenzialità e le proprie capacità.
Se anche tu hai vissuto situazioni critiche, se hai ottenuto buoni risultati con altre metodologie o se hai trovato utile questo articolo, lascia un commento, condividilo sui tuoi canali social e rimani in contatto con Happy-Mind.
Sensibilizzare le persone al tema dell’autismo e dell’inclusione sociale ci permette di migliorare il benessere psicofisico di genitori, famiglie, istituzioni e bambini per creare una società sana, libera e doverosamente supportata nelle diversità.
Vuoi saperne di più su come gestire efficacemente le crisi dei bambini autistici? Contattaci oggi stesso e scopri come possiamo supportarti nel comprendere e affrontare queste situazioni delicate. Siamo qui per offrire consulenza e aiuto. Unisciti a noi per creare un ambiente inclusivo e di supporto per te e il tuo bambino.